Azione di sensibilizzazione nel cammino di crescita scolastica all’Istituto Superiore Archimede di Rosolini
Comprendere e supportare i soggetti che vivono il disturbo dello spettro autistico ASD: questo è il messaggio della giornata del 2 aprile, dedicata alla storia di persone, famiglie e educatori che quotidianamente affrontano le sfide del mondo dell’autismo.

Nell’intervento educativo, l’osservazione negli ambienti di vita nello spaccato del contesto scolastico, suscita interesse e difficoltà, soprattutto nell’analisi che mira a identificare tutte quelle informazioni sulle abilità dello studente autistico per rilevare interventi di supporto adeguati.
Compito del docente è valorizzare la conoscenza sulle abilità di autonomia, nella comunicazione spontanea e di gioco e sociali degli studenti e delle studentesse, per garantire loro pari opportunità di imparare a crescere e prosperare nella società.

Nella Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, l’Istituto Superiore Archimede di Rosolini ha partecipato attivamente ad azioni di sensibilizzazione che garantiscono l’impegno per l’adozione di azioni umane, etiche, sociali e professionali atte ad attuare l’uguaglianza e la piena partecipazione delle persone con autismo nella prospettiva dello sviluppo di un’esistenza dignitosa e autonoma, il commento della Dirigente scolastica, dott.ssa Maria Teresa Cirmena.
Gli occhi della gioia
Luce e dolcezza nel tepore degli affetti,
coccole e protezione negli abbracci avvolgenti dell’infanzia lontana,
l’incontro con gli amici in un mondo di cristallo,
lo stupore nello sguardo dei compagni per l’immobile fragilità,
la distanza della società estranea e fredda come la neve.
Eppure la magia della mente, la genialità della memoria, sorprende ugualmente,
chi vive lentamente senza amore, chi vive freneticamente senza perfezione.
La vita è una danza anche senza musica, ritmo e parole.
La luce del sole ha il potere di ampliare la complessità della conoscenza della società ma non sempre riscalda la fragilità della condizione, allora, ti desti e pensi che non potrai e non sarai mai.
Prof.ssa Maria Di Noto