Con il focus sulla “legalità del noi”, l’ass. “Saro Adamo” chiude il ciclo di assemblee di Istituto dell’a.s. 2021/2022

Assemblea congiunta LICEO-ITIS-IPCT, ospite l’associazione antiracket “Saro Adamo”: “I giovani iscrivano la propria vita dentro un cammino di giustizia e di libertà collettive”.

Altamente meritevole di lode l’iniziativa degli studenti dell’Istituto Superiore Archimede di Rosolini che hanno promosso, in data odierna, l’ultima, appassionante assemblea di istituto dell’anno, incentrata sull’importanza cruciale dell’educazione alla legalità nel percorso di crescita di ciascun individuo.

Lo studente Gennaro, rappresentante di Istituto

L’evento, tenutosi nell’Aula Biblioteca di via Sipione e trasmesso in diretta streaming a tutte le classi dei vari indirizzi, nel rispetto delle norme anticovid, è stato moderato dal Presidente della comunità studentesca Lorenzo Gennaro che, dopo i saluti iniziali, ha ceduto la parola ai tre ospiti della giornata, Giuseppe Agosta, Luigi Puglisi e l’Avv. Alberto Bocchieri.

I relatori, in qualità di membri dell’associazione antiracket e antiusura “Saro Adamo”, dedicata al concittadino rosolinese barbaramente ucciso nel 1994 durante una rapina nella sua gioielleria, hanno delineato il fil rouge del loro arduo, quotidiano impegno, facendo sì che il senso profondo potesse emergere da storie di persone e di associazioni per le quali legalità, libertà e dignità costituiscono da tempo i tre volti di una medesima aspirazione di giustizia.

In una società frantumata e diseguale, ove l’interesse privato viene perseguito in opposizione e spesso a danno di quello collettivo, fiorisce la cosiddetta “legalità del noi”, il più efficace antidoto alle ingiustizie e alle mafie.

Come affermato dai relatori, si tratta di un “noi” che chiama in causa non solo coloro che sono vessati dalla violenza mafiosa, bensì tutti gli ambiti della vita sociale – istituzioni, scuola, chiese, imprenditoria, sindacati e informazione – perché “solo un noi corale potrà sconfiggere, oltre alle organizzazioni criminali, la mentalità che le ha prodotte”.

Di conseguenza, risulta essere fondamentale una sana educazione alla legalità che sia, prima di tutto, un’educazione alla responsabilità e che, attraverso la cura, l’ascolto e l’empatia, possa coltivare a regola d’arte e con tenacia la salda consapevolezza che la nostra individualità, proprio in virtù della sua diversità, solo negli altri trova un compimento.

Vittoria Gugliotta