Giovedì 16 febbraio, in occasione delle Giornate della Cultura 2023 dell’IISS “Archimede”, si è tenuto un approfondimento monografico su “Il linguaggio empatico della Musicoterapia“.
A dare un taglio terapeutico al linguaggio musicale, il dott. Fabio Figura, musicoterapeuta, che ha relazionato agli studenti e alle studentesse del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Linguistico, sulle grandi potenzialità del linguaggio della musica, non solo nei contesti relazionali della quotidianità, ma anche in ambiti medici e nella cura ad ampio spettro di patologie e disturbi.
La chiave primaria per aprire alla relazione, ha dimostrato il dott. Figura, è l’empatia, ossia la capacità di provare le emozioni dell’altro, di entrare nel mondo dell’interlocutore in modo delicato ma profondo. Una volta avuto accesso alla comunicazione funzionale, il potenziale di cura diventa immensamente più efficace e, tramite la musica, coinvolge la persona in toto, sia a livello emozionale che a quello biochimico. Ecco che la guida professionale del terapeuta può favorire, all’interno della relazione di aiuto, il miglioramento della qualità di vita del paziente, attenuando i disagi della malattia. Ma la musica, con tutta la sua potenza, può nascondere insidie e pericoli. “Le droghe musicali – ha spiegato bene il dott. Figura- provocano effetti simili a quelli delle sostanze chimiche, destabilizzando l’equilibrio psicofisico della persona“.
Il dibattito finale con gli studenti e le studentesse ha avuto come tema la presa di coscienza di come comportamenti scorretti possano piegare le migliori potenzialità ad utilizzi dannosi e negativi. In conclusione, ha sottolineato lo specialista, la costruzione e la ricerca del benessere è la colonna sonora di una vita felice.
Prof.ssa Cinzia Spadola