Il progetto sulla Media Education si apre con una sorpresa: Salvo La Rosa interviene in diretta streaming

Avviato ufficialmente martedì 26 aprile il progetto Pon “Centennials, social media e scuola: per un’alfabetizzazione digitale ed emotiva”, che nasce dal lavoro di tesi del Master in Social Media Manager della prof.ssa Alessandra Brafa, conseguito presso l’Università di Messina, con il coordinamento dell’illustre sociologo Francesco Pira.

Il progetto, incentrato sulla Media Education, prevede la realizzazione di workshop per educare all’uso consapevole dei social media, di interviste a esperti del mondo della comunicazione e di una serie di uscite didattiche per conoscere i luoghi in cui ciò che apprendono si trasforma in lavoro.

La finalità del corso – spiega il prof. Gianpiero Megna, tutor del progetto- è quella di stimolare una discussione critica sull’utilizzo dei mezzi di comunicazione e aumentare la consapevolezza sulle potenzialità ed i rischi degli stessi. Il laboratorio propone agli studenti di sperimentare i tre diversi momenti dell’agire educativo: progettazione, realizzazione e valutazione di un percorso nell’ambito della Media Education. Il corso, con frequenza obbligatoria, verte sulla presentazione delle teorie della comunicazione, sull’analisi critica di progetti, sulla realizzazione di un elaborato finale sul senso media-educativo di quanto appreso“.

30 ore di frequenza, in orario extradidattico, permetteranno agli studenti di acquisire competenze digitali ma anche di riflettere sui fenomeni della Rete, scandagliando rischi e opportunità che vengono, oggi, dall’uso dei divices digitali.

Il presente progetto, che rivolgiamo ai nostri studenti, è l’auspicio che, da educatori, rivolgiamo loro affinché la società diventi un luogo social e sociale sicuro, affinché le future generazioni ereditino uno scenario migliore di quello che, ad oggi, è stato tramandato. Non c’è più tempo da perdere: all’emergenza educativa in corso si potrà rispondere solo sviluppando gli anticorpi della conoscenza. Perché ciò avvenga è necessario che si stipuli un patto di corresponsabilità reale, non idealistico, che passi attraverso l’accettazione che il cambiamento è oramai avvenuto e che adesso bisogna adattarsi alla nuova condizione postmediale” commenta la prof.ssa Alessandra Brafa.

Il primo appuntamento di una serie di dieci, si è aperto con una sorpresa per i corsisti: il giornalista catanese Salvo La Rosa, in diretta streaming, ha incontrato gli studenti, raccontando la sua storia professionale, dagli esordi nella carta stampata al successo in tv.

Tra i volti siciliani più amati, Salvo La Rosa, che opera nel settore dell’informazione e dello spettacolo da quasi quarant’anni, già insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per la sua prestigiosa attività professionale, negli ultimi anni  ha intensificato la sua presenza sul web e sui social.

Con le pagine “Salvo La Rosa Official” su Facebook (dove ha raggiunto più di 200.000 iscritti), “Salvo La Rosa Tv” su Twitter e “Salvo La Rosa Tv” su Instagram, raggiunge ogni giorno decine di migliaia di followers in tutto il mondo con dirette, video, foto e post.

Quando pensavamo al personaggio pubblico che potesse tenere a battesimo il nostro corso, il pensiero è andato immediatamente a Salvo La Rosa, un professionista della comunicazione che rappresenta il sodalizio perfetto tra vecchi e nuovi media. Il giornalista che, con le sue dirette entusiasma, con i suoi spettacoli diverte, con le sue narrazioni emoziona. Ringraziamo ancora La Rosa per essere intervenuto in diretta streaming e aver contribuito a fortificare la nostra motivazione con la sua storia, il suo esempio, la sua umiltà, la sua eleganza, il sorriso e il garbo che lo contraddistinguono. Che questo, per i nostri ragazzi, sia l’incipit di un percorso educativo da scrivere assieme, in cui apprenderanno come usare responsabilmente il mezzo riscoprendo, in primis, l’autenticità delle relazioni e dei sentimenti. Giacché, non dovremmo dimenticare, la relazione è alla base dell’educazione“.

La prof.ssa Alessandra Brafa, sullo sfondo, in collegamento, Salvo La Rosa.

Alessandra Brafa