Laboratorio didattico «Testimoni di pace»: un invito alla solidarietà e alla condivisione attiva

Giornata della cultura: laboratorio didattico « Testimoni di pace », indetto dall’Associazione ANSVCG. 

Mercoledì 15 febbraio, alle ore 10.00, presso la sala biblioteca dell’Istituto di Istruzione secondaria Superiore “Archimede” di Rosolini, gremita di giovani delle classi terze, quarte e quinte, si è svolto il laboratorio didattico dal titolo “Testimoni di Pace”, organizzato dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Maria Teresa Cirmena, in collaborazione con lAssociazione Nazionale ANVCG, di cui referente è stata la prof.ssa Felicia Oddo, coadiuvata dalla prof.ssa Graziella Calabrese, per promuovere all’interno della settimana dedicata alla cultura, uno studio partecipato e caratterizzato da un forte senso civico, per interessare, informare, educare i giovani ad una forma di convivenza pacifica e solidale.

L’educazione ad una politica di promozione di pace si rende oggi fondamentale, cercando di stimolare le nuove generazioni a prendere coscienza di ciò che siamo e siamo stati al fine di potere trasmettere le nostre tradizioni ai posteri, memori di un retaggio culturale che ci ha contrassegnati da sempre come la culla della civiltà occidentale. A moderare i diversi momenti la prof.ssa Maria Di Noto. Interessanti sono stati gli interventi dei relatori introdotti dalla Presidente dell’Associazione Sebastiana Magnano e del promotore di pace sig. Berlotti Mario. Ha, dunque, preso la parola il vice presidente prof. Salvo Bonnici, il quale ha subito coinvolto i giovani presenti, ponendo loro l’interrogativo su cosa possiamo fare e operare per promuovere la pace. Il senso di appartenenza al nostro territorio nella valorizzazione della propria identità si innesta infatti per i giovani di oggi alla celebrazione della memoria di quelle “ferite e feritoie” fisiche, sociali, territoriali e culturali che ancora oggi non essendo stati esorcizzati dall’uomo né spazzati via, si ripetono con esiti sempre più nefasti e sanguinari. Procedere al cambiamento radicale del nostro animo è la risposta unanime per essere disposti ad ascoltare l’altro nell’ottica della solidarietà e della condivisione. Durante i vari interventi, mentre scorrevano le immagini di scenari devastanti di conflitti di ieri e di oggi, dei diversi contributi di interviste rese dalle vittime civili di guerra, lo psicologo dott. Flavio Bonnici ha sagacemente e motivatamente coinvolto guidato e stimolato i giovani alunni alla riflessione sul significato della “guerra” per chi la produce, la svolge, la subisce e la vive, offrendo le diverse visioni forniteci tramite la visione psico – antropologica freudiana del perché l’essere umano va in guerra. Motivazioni di smania di megalomania, superiorità narcisistica solista umana tra le più svariatema l’immagine più attuale è il rifiuto dell’altro, dell’estraneo che si estrapola dalla Torah, attraverso l’assassinio di Abele la cui esistenza costringe il fratello dapprima figlio unico, a confrontarsi con l’estraneo, il rivale, il nuovo mondo, per tornare figlio unico narcisisticamente prediletto, per volere di Dio, e così spiegate anche le guerre religiose. Di grande impatto l’esperienza del dott. Bonnici sul campo profughi, di uomini che oggi vivono lo scenario del conflitto nei loro paesi. Essi riferiscono di episodi terribili, provati dal “trauma” dell’evento imprevisto che scompagina inevitabilmente cambiando la loro visione del reale e creando lo spartiacque tra il prima e il dopo, e i lo loro sfogo si rende necessario affinché si allontani l’aggressività umana.

È stato quindi più volte fatto riferimento alle situazioni catastrofiche attuali tra cui il conflitto russo – ucraino con svariate testimonianze dei civili vittime fiaccate dal Sistema. Sorprendenti le riflessioni dei ragazzi che hanno partecipato al dibattito con opinioni personali di spiccato spessore culturale e profondamente umano sino a emozionare la platea con la recita della commovente poesia dal titolo “Luce, Pace e Amore” dello scrittore Laurence Housman da parte di Naike Massa della IV D di Scienze Umane. Un invito alla solidarietà e condivisione attiva perché non si faccia culturismo ma cultura.

Prof.ssa Felicia Oddo