Nessun vascello porta più lontano di un libro (E. Dickinson)
La cultura che riempie le piazze di giovani, che coinvolge ragazzi e adulti nell’amore per la lettura, per il teatro, per la musica; scrittrici e scrittori, musicisti e attori, volontari da tutta Italia che trasformano un incantevole borgo marinaro in un palcoscenico di presentazioni, spettacoli, dibattiti, live reading.
Ebbene sì, la quarta edizione del Marzamemi Book Fest è stata un successo e si è confermata come uno degli appuntamenti culturali più coinvolgenti dell’autunno siciliano, riuscendo ad attrarre un pubblico variegato e appassionato.
E a questo appuntamento non potevano mancare i nostri ragazzi dell’Archimede, che hanno preso parte a cotanta bellezza non solo come spettatori, ma anche come protagonisti attivi.
Il 5 ottobre scorso, infatti, gli studenti della V D che hanno seguito il laboratorio di scrittura afferente al Progetto PNRR “La scuola SiCura di me” sono stati accompagnati dai Professori Anna Maria Di Salvo e Sebastiano Raimondo presso la borgata marinara.
Qui hanno prima seguito un utilissimo incontro-laboratorio sulla scrittura documentata, organizzato appositamente ed esclusivamente per loro, con i giornalisti del settimanale L’espresso, che per il secondo anno consecutivo è stato media partner dell’iniziativa; poi hanno assistito alla presentazione-spettacolo del libro Una birra con Dio.
Ma il momento più intenso della giornata è stato sicuramente quello dedicato ai laboratori di scrittura creativa I vespri siciliani e Inchiostro salato, tenuti rispettivamente dalla poetessa Viola Fronterrè e dalla booktoker Eleonora Cugno.
Sono state delle occasioni per i nostri ragazzi per lasciarsi andare ad un momento di introspezione e di riflessione, dando voce a storie ed emozioni personali, in un contesto di rivendicazione culturale.
“Non avrei mai immaginato di avere così tanta fantasia” dice, soddisfatta, una di loro. Il risultato è stato la realizzazione di veri e propri “canti” moderni, vivi e veri, tra identità, memoria e creatività, che alla fine dell’esperienza sono stati “montati” in una vera e propria performance, un unico flusso di voci e di corpi. L’emozione dei ragazzi è stata palpabile.
Molto gradito è risultato anche il “pranzo poetico” gentilmente offertoci dagli organizzatori del Festival. Fra i tanti, abbiamo raggiunto, per ringraziarla, proprio l’ideatrice, Barbara Fronterrè, che, contentissima della nostra partecipazione, ci ha invitati a partecipare agli altri eventi della manifestazione (per citarne solo due: la conversazione con Stefania Auci, autrice del bestseller I leoni di Sicilia e l’incontro con Matteo Paolillo, protagonista della fortunata serie tv Mare fuori), ma anche… alla prossima edizione!
«La Sicilia –dice Barbara- può liberarsi, svilupparsi pienamente, diventare un laboratorio di futuro in questa Europa decadente solo se la cultura diventerà l’investimento principale: nella difesa del nostro immenso patrimonio, nelle scuole, nelle periferie, ovunque».
Dello stesso avviso è la nostra Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maria Teresa Cirmena, che ringraziamo per il sostegno e l’incoraggiamento che ci dà sempre nella realizzazione di attività come questa.
Prof. Sebastiano Raimondo