L’Istituto Superiore Archimede in visita all’ILCAR di Rosolini.

L’ILCAR srl, industria per la lavorazione delle carrube da oltre 100 anni, ubicata ai piedi dei monti Iblei, a cavallo tra le province di Siracusa e Ragusa, rappresenta la storia imprenditoriale della famiglia Gennaro.

Il 15 novembre l’ILCAR ha offerto l’opportunità di vivere una giornata speciale di studio applicato in situazione reale sul campo aziendale, agli studenti e alle studentesse delle classi prime dell’indirizzo Servizi Commerciali, grazie alla collaborazione della dott.ssa Elisa Tuccitto, Responsabile di qualità.

Questa esperienza di analisi di case history nasce dalla progettazione dell’Unità Didattica di Apprendimento UdA dal titolo “Impresando si apprende in viaggio – Diventare imprenditori oltre i confini dell’aula” – promossa dalle docenti di Economia aziendale prof.sse Carmen Scollo e Maria Di Noto (con il supporto tecnico della prof.ssa Rosanna Cristofaro) che ha l’obiettivo di sensibilizzare alla cultura imprenditoriale e conoscere best-practices organizzative delle aziende del settore primario, secondario e terziario.

Quali osservazioni e considerazioni del laboratorio pratico-applicativo in azienda per le classi prime del Commerciale?

 L’attenzione del percorso aziendale presso lo stabilimento ILCAR si è concentrata sull’illustrazione dei comuni principi ispiratori della biografia di impresa, soffermandosi sulla capacità di sfruttare il frutto povero di una grande ricchezza naturale dalla pianta secolare del carrubo che nasce sul territorio.

L’interesse è stato indirizzato alla capacità di conduzione di impresa, alla gestione dei rapporti tra famiglia e impresa, alla condivisione di valori etici e codici di comportamento.

 La concentrazione è maturata dal graduale percorso della materia prima, dall’ingresso in magazzino, al reparto produttivo, sino al packaging e all’etichettatura.

La curiosità è nata dall’aver appreso che il carrubo già conosciuto nell’antichità come pianta del deserto, produttrice di frutti dolci e nutrienti grazie alla tecnologia permette di ricavare una grande quantità di derivati biologici con caratteristiche organolettiche salutari.

La disamina teorica, accompagna la conoscenza qualitativa, ma la presentazione del case study nel contesto concreto reale, direttamente in azienda, consente di raccogliere dati e osservazioni sulle caratteristiche dell’imprenditore e del management coinvolto nella crescita del business.

 Ma ciò che ci rende più orgogliosi è stato esaminare come il successo di un’idea imprenditoriale ha consentito la creazione di valore attorno ad una pianta autoctona creando una filiera produttiva generatrice di reddito per l’intero territorio. 

Prof.ssa Maria Di Noto