“Mare fuori” e la Costituzione

Mare fuori” e la Costituzione è l’interessante tema, che si inserisce all’interno del percorso di educazione civica, affrontato durante l’Assemblea studentesca, tenutasi lunedì 13 marzo, nella sede dell’Indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera.

A parlare alla platea di giovani la dott.ssa Lucia Marziano, esperta in giustizia minorile, che dopo aver ripercorso la sua esperienza personale con i minori con disagio, si è soffermata sul tema della libertà personale (art. 13 della Costituzione) e dei limiti di essa, disciplinati con precisione dal legislatore. La relatrice ha sottolineato che “chiunque viola una regola di condotta è penalmente responsabile della sua condotta“, ricordando, infine, che chi ha la capacità di intendere e di volere è responsabile penalmente.

Gli articoli che hanno destato maggiormente la curiosità degli studenti e stimolato il loro interesse, sono stati l’articolo 27 della Costituzione sulla finalità educativa della pena, e l’articolo 31, 2 comma della Costituzione, dove si legge che lo Stato protegge la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

A seguire la dott.ssa Marziano si è soffermata sul trattamento riservato ai minori autori di un reato ed ha iniziato ad analizzare i vari personaggi e i reati da loro commessi, di Mare Fuori, spiegando che il carcere della celebre fiction è ispirato al Carcere minorile di Napoli, Nisida.

La fiction, infatti, trae spunto da una storia realmente accaduta, la Pizzeria dell’Impossibile, che si trova a Napoli nel quartiere Tribunali, con lo scopo di dare un lavoro ai ragazzi del Nisida e aprire loto le porte del futuro. In questa pizzeria,  ha aggiunto la prof.ssa Giovanna Calvo, che di recente l’ha visitata,  vige e si pratica il motto “Finchè c’è pizza c’è Speranza“. Entrando sulla destra un disegno di San Giuda di Taddeo, il santo protettore delle cause impossibili ed una scritta: “Sembra impossibile  salvare Napoli, dare lavoro ai giovani, offrire una pizza ai bisognosi. Noi  ci proviamo pregando il santo delle cause impossibili”. Infine, la docente ha ribadito la finalità educativa della pena sottolineando che dietro le sbarre ci sono esseri umani e che tutti hanno diritto a una seconda possibilità e che la celebre fiction Mare Fuori è simbolo di speranza e tanta voglia di ricominciare oltre sbarre e perdersi nell’immensità del mare della vita. Così come il personaggio della fiction Carmine che dal buio totale del suo dolore, piano piano ritrova un po’ di luce che dà conforto e speranza agli altri.

Prof.ssa Giovanna Calvo