In occasione del Giorno della Memoria, proponiamo la riflessione della prof.ssa Maria Di Noto.
La docente si interroga su un tema oggi più che mai attuale: la guerra. La lettera si conclude con l’auspicio che il 27 gennaio diventi per tutti “una missione umanitaria“.
L’orrore della guerra insanguina le pagine della storia, inaridisce cuore e sentimenti.
La rabbia e l’odio dell’uomo contro il fratello, contro un gruppo, contro una nazione si ripete ogni giorno, la cronistoria testimonia le brutalità dell’aggressione in Ucraina e altre sanguinose repressioni subdole e sanguinarie.
Dolore, sangue, polvere, distruzione nell’era del progresso. La tecnologia, usata per soffocare, minacciare, reprimere i popoli vicini.
Siamo nati per vivere, gioire, crescere, costruire. Perché subire sofferenza per la follia dell’uomo? Perché patire l’abominio dell’egemonia razzista? Perché sopportare l’avidità del mostro distruttore?
L’uomo diventa nemico, l’amore si trasforma in odio, l’umanità degenera in disprezzo, i sogni divengono incubi.
L’atrocità dello sterminio non rappresenta solo agonia morale e distruzione fisica, è tirannia, ingiustizia, buio, distruzione, orrore, terrore, degenerazione, violenza, decadimento, trauma, angoscia, riprovazione, scelleratezza, repressione, vergogna per l’intera umanità.
Per non dimenticare la storia, per onorare le vittime, impariamo ad amare, senza pregiudizi, senza ostilità, senza discriminazione, per non vanificare la dignità delle vittime trucidate, per lottare contro la persecuzione degli eventi bellici che devastano la pace nel mondo, distruggono la fratellanza universale, calpestano i diritti umani, la libertà e lo stato di diritto.
La Giornata della Memoria, celebrata il 27 gennaio, diviene una vera missione umanitaria pacifica che mira a sensibilizzare al dovere morale per l’umanità di condannare la guerra, di combattere la violenza, l’intolleranza, la discriminazione, il razzismo, l’antisemitismo e il soffocamento della crescita civile ed economica dei popoli.
Prof.ssa Maria Di Noto