Al Liceo Linguistico di Rosolini San Valentino diventa l’oggetto di una lezione di lingua francese. Due barattoli vuoti da riempire di parole per tradurre il sentimento più forte e universale: l’amore.
Due “pots à mots”, cioè due barattoli vuoti, che in occasione della “Saint-Valentin“, questa mattina, gli studenti del Liceo Linguistico dell’Archimede hanno riempito con bigliettini in cui, in pochi versi, hanno provato a spiegare, in lingua francese, cosa significhi per loro, adolescenti, “amare“.
Un 14 février che si è trasformato nell’occasione buona per apprendere vocaboli ed espressioni nuove, conoscere la storia legata a questa data, alle innumerevoli leggende e al santo, ma soprattutto esprimere i sentimenti, in forma anonima, lavorando sullo studio della lingua nel registro standard e informale.
Un’attività, realizzata dalla docente di Lingua francese, la professoressa Alessandra Brafa, con il duplice scopo di “dynamiser l’apprentissage de la langue en classe de FLE” e “travailler” sulle emozioni in maniera autentica.

Il risultato è stato sorprendente: grande la sensibilità espressa e la genuinità del pensiero tradotto dagli studenti delle classi IIL e IIIL. Comune ai più l’importanza del rispetto reciproco, della condivisione e il desiderio di conoscenza dell’altro. Una maturità tangibile anche in chi ha accennato al dolore, nelle sue diverse forme, dalla separazione al lutto, e alla sofferenza che talvolta compare nel percorso che conduce a un finale lieto: la scoperta dell’amore. Di quel fin’amor che, dalla tradizione medievale in avanti, fa della Francia, per i suoi luoghi, la storia, le opere artistiche e letterarie, e la lingua neolatina, una delle nazioni più romantiche al mondo.