Un viaggio nel mondo del teatro: storie di vita in platea “I ragazzi di Ballarò”

Progetto di Educazione alla Salute

“@LAB_SCHOOL. AZIONI A CONTRASTO E PREVENZIONE DALLE DIPENDENZE”

Emozionante presenza dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Superiore Archimede per l’appassionata partecipazione al recital svoltosi in data 24.03.25 al VASQUEZ di Siracusa all’interno della cornice progettuale “@Lab_School. Azioni a contrasto e prevenzione dalle dipendenze” dedicata all’Educazione alla salute adolescenziale intesa come diffusione della cultura della prevenzione universale, informazione al superamento delle fragilità e promozione di stili di vita sani e corretti.

La rappresentazione teatrale “I ragazzi di Ballarò”, scritta e diretta da Alessando IENZI di RAIZES Teatro, costituisce il primo step di disseminazione di un intervento co-progettuale tra Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia (ad opera della scuola capofila della rete regionale  IC Rizzo Melilli) che mira a promuovere una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione alle dipendenze, sulle conseguenze dell’uso delle sostanze stupefacenti tra i giovani compreso il dramma vissuto delle famiglie che cercano di lottare con il cambiamento dello stato d’animo dei propri figli.

Il progetto laboratoriale viene messo in scena a teatro con il desiderio di rappresentare la storia reale di giovani fragili e sensibili, vulnerabili, tristi e soli che ricercano nella dipendenza quella smisurata libertà come rifugio alla quotidianità per allontanarsi dall’apatia della noia, dalla sgradevole inquietudine, dalla fredda malinconia.

Vivere un’esperienza indimenticabile attraverso l’emozione del palcoscenico ha significato come sia possibile esprimere in modo crudele e devastante il dramma della droga, la narrazione dell’involuzione dello stato psicofisico dei giovani che cadono nel baratro della dipendenza.

Osservare l’alterazione della coscienza e dell’intelletto, l’isolamento dalla famiglia, l’ansia, la contestazione, le minacce, la rabbia, l’aggressività, la disperazione sono effetti negativi della tossicità che riconduce ad un sentiero senza alcuna via di uscita.

 Lo spettatore diviene protagonista nel momento della ricostruzione di una vita svanita e sofferta.

Nella testimonianza delle parole di Francesco Zavatteri, padre del giovane Giulio, stroncato nel 2022 all’età di 19 anni, per overdose da crack, si avverte, forte, il grido di dolore per la perdita del figlio.  Un’esperienza drammatica che vuole condividere con i giovani, per dare un senso alla sua perdita dona un contributo ai giovani fragili donando la speranza per una nuova vita attraverso la lotta alle dipendenze giovanili. La sua azione nella lotta all’uso di sostanze si è affermata con la creazione della CASA DI GIULIO a Palermo che sino ad oggi consta di due sportelli di ascolto e programmi di prevenzione nelle scuole contro l’uso del crack.

Prof.ssa Maria Di Noto