4 novembre, la Storia si tramanda in versi: “Non ritornerai, ma nella mia vita per sempre sarai”

Il 4 novembre si celebra il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate: la festività che ricorda l’anniversario della vittoria e del termine della prima guerra mondiale per l’Italia. In tale occasione, un omaggio giunge anche dalla prof.ssa Maria Di Noto, autrice di una lirica dalla grande profondità d’animo.

Ero lì alla finestra ad aspettare e in cuor mio, speravo di vederti ritornare.
Il saluto sull’uscio non dimentico ma nell’animo, già,  avevo un tormento.
Il dolore della separazione di quel momento era sorretto dall’unione amorevole della dolce promessa giurata davanti all’altare nell’occasione della festa.
La paura del pensiero della tragedia, che provavo ogni sera, era nascosta per nutrire forza e coraggio all’avversità della giornata appena terminata.

Le strade deserte, i silenzi rumorosi, gli occhi impauriti, tutto volgeva all’amarezza.
La guerra non è vita ma distruzione immane e dietro ogni dolore c’è un gesto infame.
I giorni scorrevan senza nessuna novità e il mio sguardo, atterrito e fuggevole, era sempre indirizzato oltre la finestra,
ove percepivo la strada grigia e fredda, quasi presagio di infausta notizia.

Un giorno, un sussulto mi fece vibrare il core e il pensiero arrivò come folgore nel ciel in tempesta.
Passi frettolosi e tanto vocìo che freddarono l’animo di quel triste mattino.
La speranza finì immediata e fulminea mentre lo scoccar del campanile annunciava l’evento disastroso.
Non ritornerai più nella mia vita ma nella mia vita per sempre sarai.

Altre donne, madri e sorelle, quante lacrime e dolore furon costrette a patire.
La fine della vita ad ogni età a causa degli orrori e degli errori delle bellicosità non cancellerà mai are, altari e stele,
ma diventano pura testimonianza da tramandare alle future generazioni di giovani dagli alti ideali.

Prof.ssa Maria Di Noto