Visita ad un’azienda agricola del territorio a completamento del percorso PCTO. La riflessione degli studenti delle classi 3^A e 3^B del Liceo Scientifico.
Quest’anno le classi 3^A e 3^B del Liceo Scientifico dell’IISS Archimede di Rosolini hanno svolto il percorso PCTO nell’azienda agricola Agriblea di Agosta Giorgio & C.s.s.. A rendere unica questa realtà, sita nel sud est siciliano, è la produzione della cosiddetta ciappa, un pomodoro biologico essiccato al sole, senza conservanti. L’impresa, infatti, impiega solo elementi naturali o biologici per la coltivazione, vietando l’uso di pesticidi chimici e avvalendosi di prodotti naturali affinché la ciappa sia totalmente biologica.
Abbiamo visitato i luoghi in cui si svolge la produzione ed anche i vari processi che creano il prodotto finale. Ci sono stati spiegati termini come biologico o filiera corta, ed abbiamo visto come l’azienda si impegni nel rispetto della natura, optando per packaging totalmente plastic-free, e come si affidi alle nuove tecnologie per le creazioni della ciappa.
Il signor Agosta, che ci ha guidati in questo percorso, ci ha spiegato come per la coltivazione venga sfruttata al meglio la natura, utilizzando, per esempio, fertilizzanti prodotti in modo assolutamente naturale.
Da questa esperienza, inoltre, abbiamo appreso quali sono i requisiti necessari affinché un’azienda sia effettivamente biologica e del notevole lavoro per mantenerla tale, anche considerando i costi per sostenerne gli investimenti. Infine, è stato interessante consultare i vari siti, come quello del Ministero della Salute, attraverso i quali possiamo scoprire cosa mettiamo a tavola ogni giorno e come, molte volte, bisogna stare attenti ai richiami di un alimento, cioè gli avvisi al consumatore riguardo uno specifico lotto di prodotti in attesa di maggiori controlli, consigliando, temporaneamente, di evitarne l’acquisto perché potrebbero nuocere alla salute.
In conclusione, l’attività di PCTO presso l’azienda Agriblea è stata per noi molto interessante e ci ha resi decisamente più consapevoli della ricchezza che il nostro territorio ci offre e della cura che dobbiamo avere nel preservarlo anche grazie a queste buone pratiche.
Francesca Emmolo
Simone Giallongo