L’ISTITUTO ARCHIMEDE SI TINGE ANCORA UNA VOLTA DI ROSSO

Continua la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

In occasione dell’assemblea d’istituto di novembre, richiesta ed organizzata dal Comitato Studentesco dell’Istituto Archimede, una task force costituita dall’associazione Codice Rosso, rappresentata dall’avv. Aurora Cataudella, dall’associazione Soroptmist Club Val di Noto, rappresentata dalla prof.ssa Cinzia Spadola e dalla docente di diritto Rosa Maria Santaera, ha guidato simultaneamente  nei tre plessi dell’Archimede una profonda riflessione sulla tanto scottante quanto attuale tematica sociale del femminicidio.

L’incontro, fortemente voluto dai porta-voce dei tre indirizzi dell’Archimede, rispettivamente Sebastiano Lao per il Liceo, Nicole Paternò per l’IPCT e Lorenzo Amore per l’ITIS, rivela l’interesse e l’attenzione dei nostri studenti nei confronti di quella che ormai è diventata una drammatica piaga sociale, ma soprattutto la consapevolezza che per estirpare il problema alla radice, è necessario fare informazione, parlarne.

Per affrontare il problema del femminicidio, infatti, bisogna avere la consapevolezza della sua complessità e della necessità di cambiamenti dei sistemi relazionali e valoriali, senza cercare la scorciatoia di imputare la responsabilità alla follia, in assenza di evidenze scientifiche. Infatti, solo una piccola percentuale di femminicidi avviene per mano di individui con disturbi mentali diagnosticati.  I fattori scatenanti più rilevanti, invece, sono sociali e culturali.

ll femminicidio è un comportamento violento intenzionale, non un raptus o una perdita di controllo, che avviene nella maggioranza dei casi nel contesto di relazioni intime o familiari a causa di un mancato riconoscimento del diritto all’autodeterminazione della vittima. La violenza può manifestarsi quando la donna non rimane al posto nel quale qualche uomo vorrebbe tenerla ferma, e più avanza l’emancipazione femminile più c’è il rischio che l’uomo la viva come una perdita della propria identità. Il femminicidio, molte volte, è l’unico modo per distruggere l’autonomia, l’autostima e il successo di una donna.

L’amore, invece, non umilia, non annienta l’identità dell’altro, non prevarica, ma preserva l’identità e la dignità di ciascuno. La vera passione non può che rispettare la libertà e l’autodeterminazione dell’altro.

Si tratta, dunque, di rivedere, nei fatti e nelle parole, in famiglia, nelle scuole e nelle università, nelle istituzioni e nel mondo del lavoro, il ruolo che la cultura e la società assegnano alle donne, arrivando ad una reale parificazione di genere.

Nel corso delle assemblee, le tre relatrici, l’avv. Cataudella, la prof.ssa Spadola e la prof.ssa Santaera, ognuno dalla propria sede, hanno catalizzato l’attenzione degli studenti sulla tematica, partendo da brani musicali di Ermal Meta e I Neri Per Caso, e soprattutto dalla poesia dell’attivista peruviana Cristina Torres Caceres, “Se domani non torno”.

È stata rimarcata l’importanza e l’imprescindibilità di tre parole d’ordine, quando si tratta di violenza contro le donne: prevenzione, protezione e punizione.

La prevenzione è sicuramente l’arma più efficace per sfuggire alle possibili situazioni di pericolo. La professoressa Spadola ha illustrato quali possono essere i segnali di una relazione tossica, sottolineando l’importanza e la necessità di imparare a riconoscerli.

La prof.ssa Santaera e l’avv. Cataudella hanno trattato degli aspetti legislativi legati al tema e degli strumenti di difesa a disposizione delle donne, primo fra tutti il ricorso al Codice Rosso, 1522, a cui si può ricorrere per denunciare o chiedere aiuto in caso di pericolo.

Un grande coinvolgimento e una composta attenzione hanno contraddistinto tutte e tre le assemblee studentesche, segno che i recenti e tragici fatti di cronaca hanno fratto breccia nel muro di apparente indifferenza che sembra caratterizzare, oggi, i nostri giovani, scuotendo le loro coscienze e  instillando in loro  il desiderio di partecipare al necessario cambiamento culturale.

                                                                                                          Prof.ssa Viviana Calvo

                                                                                                              FS Comunicazione