Come raggiungere la felicità: l’università di Yale lancia online il corso più seguito della storia

Boom di iscritti (quasi 3,6 milioni) alle lezioni gratuite di The Science of Well-Being del prestigioso ateneo. Forse, non c’è nemmeno bisogno di chiedersi il perché.

È stato grazie al giornale online dell’Università di Yale che ho scoperto la classe più gettonata nei 320 anni di storia della prestigiosa università. Un corso sulla felicità, elegantemente intitolato The Science of Well-Being. Malgrado il mio iniziale scetticismo per quel corso completamente gratuito e digitalizzato, mi sono iscritta in rappresentanza della redazione di Archimedia, in un misto di curiosità e speranza. Da quel giorno, per dieci settimane la voce ipnotica della docente Laurie Santos, dal tono amichevole e colloquiale, ha accompagnato le mie giornate, incoraggiandomi a mettermi alla prova e fornendo una dettagliata ed esperta esposizione dell’argomento che abbraccia i campi della psicologia e delle neuroscienze. Ecco, quindi, le 5 lezioni che ho imparato sulla felicità.

  1. Ciò che pensiamo ci renda felici non lo fa davvero. In tal senso Laurie Santos interviene prontamente a inizio corso: tutti gli obiettivi che ci prefiggiamo e a cui ci aggrappiamo come fossero dogmi, dall’avere un lavoro soddisfacente che ci faccia guadagnare tanti soldi fino alla costante ricerca di un presunto compagno di vita o di un corpo che si attenga a specifici canoni di bellezza e sensualità, non ci renderanno persone felici. Gli eventi esterni infatti influenzano solo temporaneamente il nostro benessere, poiché un meccanismo di adattamento della mente, chiamato hedonic adaptation, ci fa abituare a piccoli e grandi lussi della vita.
  2. Meglio pensare negativo. Come contrastare l’adattamento edonistico? Con la tecnica efficace della visualizzazione negativa. Pensando a quanto realmente le cose potrebbero andare male o immaginando di poter perdere le persone che più ci stanno a cuore o i nostri beni, in conclusione si realizza che, in fondo, quel “male” si può affrontare e si tende ad aumentare l’apprezzamento e la gratitudine verso ciò a cui teniamo.
  3. Siamo noi stessi a renderci felici. Laurie Santos nella ‘week 2’ introduce uno studio di Sonja Lyubomirsky, docente di Psicologia all’Università di Riverside, California. Nel suo bestseller The How of Happiness, la Lyubomirsky espone la ‘Formula della Felicità: 50-40-10’: la felicità è determinata per il 50% dalla nostra genetica. Le circostanze della vita e gli eventi esterni, contrariamente a quanto si creda, costituiscono in realtà la componente più piccola: incidono solo per il 10%. Il 40%, invece, dipende dalle nostre azioni e dai nostri pensieri; la felicità, dunque, non è qualcosa da cercare, ma qualcosa da costruire.
  4. Per essere felici bisogna fare WOOP. Acronimo di Wish (obiettivo), Outcome (risultato), Obstacle (ostacolo) e Plan (strategia), WOOP è la strategia chiave che farà la differenza, d’ora in poi. Si tratta di un metodo per realizzare i propri desideri, firmato dalla psicologa tedesca Gabriele Oettingen dopo 20 anni di ricerca e validato da basi scientifiche. Per ‘woopare’ bastano solo 5 minuti: si focalizzano i propri obiettivi, raggiungibili in tempi specifici, e li si definisce in 3-4 parole. Poi bisogna identificare quali sono gli ostacoli interiori che potrebbero frapporsi. Una volta individuati, si costruisce un semplice piano ‘if-then’ per reagire: “se” si presenta l’ostacolo X, “allora” io agirò in questo modo. La tecnica migliore è ripetere questa operazione quotidianamente per rafforzare dentro di sé la consapevolezza di questa strategia.
  5. Piccole pratiche per la felicità. La gratitudine, insieme a sonno, esercizio fisico e meditazione, è un sentimento che ha potenti effetti positivi sul benessere, incrementando l’ottimismo e le emozioni positive. Secondo i ricercatori, sorridere delle piccole cose positive della vita e praticare atti di gentilezza, specialmente se spontanei e fuori dall’ordinario, arricchiscono la nostra vita, rendendoci più felici. Come dice la Santos: «La felicità è una gomma bucata, bisogna continuare a gonfiarla».

Come iscriversi
Il corso The Science of well-being dell’università di Yale è disponibile gratuitamente sulla piattaforma di e-learning Coursera (per accedere al corso clicca qui). Le lezioni sono costituite da video della docente Laurie Santos, letture e questionari, tutto interamente in inglese. Le videolezioni includono sottotitoli in più di 20 lingue, compreso l’italiano.

Vittoria Gugliotta