Cybersecurity. Sicurezza in rete. Consapevolezza dell’uso del web nel mondo globale.Valore, fascino, rischi e prevenzione

In un’epoca dominata dall’innovazione tecnologia e dagli ecosistemi digitali nei settori pubblici e privati è necessario adottare una cultura della sicurezza informatica che incoraggi la consapevolezza dei rischi e la responsabilizzazione degli studenti e delle studentesse coinvolti direttamente quali utilizzatori abituali della rete e dei social media. Per questo, occorre un’attività di formazione e di addestramento da destinare al mondo scolastico, accademico, istituzionale e aziendale, intensa come percorso di sensibilizzazione degli utenti in generale affinché sviluppino un’adeguata e realistica percezione dei rischi della Rete.

Martedì 27 febbraio, gli interventi dei relatori sono stati destinati all’illustrazione delle potenzialità e dei rischi del dominio dello spazio cibernetico in grado di modificare radicalmente stili di vita, modalità di lavoro, modi di pensare e di concepire opinioni. Evidente è l’efficacia del progresso per la comunità, il business e la scienza ma un potenziale uso improprio determina problematiche di dark web, deep web, dark market, sotto il profilo della qualità dell’informazione, violazione della privacy, furto di credenziali d’accesso, password, dettagli di pagamento, identità digitali e altri dati sensibili e personali.

L’incremento nell’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), la digitalizzazione avanzata, lo smart working, l’accelerazione della trasformazione digitale dei processi aziendali, oggi giorno, determina un’espansione all’attacco da parte di hacker e criminali informatici, con un conseguente aumento dei rischi per la sicurezza informatica che prospettano la necessità di configurare una difesa basata su misure orientate a una resilienza digitale più integrata e avanzata.

La cyber security sta entrando progressivamente all’interno della dimensione strategica aziendale ma nessun settore rimane escluso dalla minaccia cibernetica: sanitario, militare, bancario, finanziario, informatico, domestico e in ambito personale, familiare e relazionale. Basti pensare al potere dell’intelligenza artificiale (IA) che irrompe sulla scena geopolitica facendo crescere la capacità di influenzare l’opinione pubblica, diffondendo disinformazione e propaganda massiva online di diffamazione per screditare oppositori politici, creando analisi di dati di social media durante le elezioni politiche con effetti sulla reputazione internazionale.

Affrontare la complessità dei rischi cyber, richiede consapevolezza attiva da parte delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni di attuazione di misure di sicurezza prioritarie per proteggere il patrimonio finanziario e informativo, promuovendo l’aggiornamento dei dipendenti sui temi della security, del GDPR e della cybersecurity. Tutto ciò determina costi in termini economici e di tempo che giunge a far maturare sia alle aziende private sia agli enti pubblici la necessità di servizio di protezione dati in outsourcing all’estero.

La costante minaccia cibernetica che sfocia in terrorismo informatico induce a porre rimedio a una nuova esigenza sociale attraverso la cybersecurity nazionale e globale. In atto, a livello mondiale, vi sono azioni atte a rafforzare una mutua assistenza tra le autorità pubbliche tra i gli Stati, operatori di servizi essenziali e fornitori dei servizi digitali per elevare i livelli di sicurezza cibernetica attraverso protocolli e agenzie specializzate.

La Dirigente Scolastica, dott.ssa Maria Teresa Cirmena, avvia l’incontro formativo specificando il ruolo della Cittadinanza digitale nell’ambito dei percorsi di Educazione di Civica orientati a promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri connessi all’utilizzo delle tecnologie informatiche, valorizzando il ruolo della prof.ssa Rosa Maria Santaera – in qualità di docente referente di istituto per l’Educazione Civica, promotrice di percorsi nell’ambito della legge 92/2019. Altresì, sottolinea il percorso di strategie adottate dalle scuole per aumentare e ottimizzare la digitalizzazione didattica e amministrativa che hanno determinato un cambiamento sistemico non solo sulla dimensione tecnologica ma soprattutto su quella epistemologica e culturale.

La Dirigente, in conclusione, evidenzia che la scuola pianifica un’azione culturale e di sistema, un investimento culturale e umano idoneo a creare tra gli studenti un bagaglio di conoscenze sulla sicurezza informatica e sui rischi correlati. Simultaneamente, il personale docente in qualità di educatore ha il compito di consentire a sviluppare il pensiero critico del giovane, autonomia di valutazione e discernimento tra bene e male, responsabilità di abitare tra mondo virtuale e reale. Ciò costituisce la chiave d’accesso per plasmare la coscienza del cittadino di domani in grado di affrontare le sfide della società della conoscenza e la progressiva integrazione tra dimensione analogica e dimensione digitale, al di là di ogni confine.

Prof.ssa Maria Di Noto