Datafusion, esperimenti di Data Journalism

Storytelling, interattività, connettività, big data e open data sono le parole chiave di un cambiamento in corso nella società, una nuova direzione intrapresa nel mondo della comunicazione e dell’informazione, un tragitto impervio, ma oramai tracciato e necessario. 

Obiettivo del corso “Datafusion, esperimenti di Data Journalism”, sviluppato all’interno del Progetto Pon “DIGICRAFT”, è stato quello di preparare gli studenti alla realizzazione di casi di giornalismo basato sui dati per rispondere alle sfide del mercato editoriale di oggi. I “nuovi” giornalisti dovranno essere capaci di confrontarsi con la moltiplicazione di fonti, canali e attori coinvolti in tali processi comunicativi.

Durante il corso, i nostri studenti hanno potenziato la capacità di scrittura, ma hanno soprattutto acquisito le competenze base per realizzare questionari su tematiche inerenti i giovani e il territorio. Hanno appreso ad utilizzare strumenti online, come Google Form o Surveymonkey, per la stesura dei questionari e li hanno sperimentati sul campo sotto forma di sondaggi che hanno destato il loro interesse, agendo sulla motivazione. I dati così raccolti, come il sondaggio sul Black Friday sottoposto ai Rosolinesi, sono stati analizzati e trasposti in articoli fruibili online assieme all’infografica di riferimento.

I nostri alunni sono stati chiamati a individuare episodi di cronaca, a documentarsi, a iniziare a vivere il territorio con uno sguardo attento e critico. Da questo cambiamento di prospettiva sono stati realizzati prodotti, come l’intervista “fittizia” a più voci con l’ausilio del Padlet, un mondo a cui sono stati dunque iniziati. “Allerta meteo” e “Raccolta differenziata” i temi che hanno diviso la classe in due gruppi che hanno dibattuto vivacemente e dalle cui riflessioni sono venute fuori sintesi, rappresentate su un muro, il “wall” accessibile sul software tanto apprezzato nella didattica.

Infine, i ragazzi, sempre e costantemente coadiuvati da tutor ed esperto, hanno organizzato un evento, che verrà trasmesso in simultanea su Facebook. L’evento, che sarà presentato e condotto interamente dagli alunni, li responsabilizzerà nella divisione dei ruoli, nel rispetto delle consegne assegnate. La registrazione dell’evento verrà linkato sul sito dedicato e sul sito della scuola. 

Questo è solo una parte del racconto di un percorso che, negli ultimi tre mesi, ha radunato più di venti intelligenze diverse per attitudini; una classe tanto eterogenea quanto motivata, una moltitudine coesa da cui è nato il giornale che sfogliate ora. Questa è la genesi di Archimedia. 

Nell’epoca in cui non esiste il linguaggio ma i linguaggi; non esiste il giornalismo ma i giornalismi; non esiste il mezzo ma i mezzi, è fondamentale apprendere come, cosa, quando, dove e perché comunicare. Questa è la nostra redazione. Un esperimento, un’ambizione, un progetto che si fa realtà grazie a chi ha creduto in noi, la dirigente scolastica Maria Teresa Cirmena, e all’Unione Europea che ha scommesso, possiamo dirlo con successo, investendo dei fondi per la scuola a favore della creazione di competenze e ambienti per l’apprendimento, in cui abbiamo iniziato a forgiare passioni.

Prof.ssa Alessandra Brafa
Prof. Gianpiero Megna
Founders “Archimedia”
Esperto e Tutor Progetto Datafusion, esperimenti di Data Journalism