Gli studenti dell’Archimede protagonisti di tre significative e coinvolgenti assemblee

Meritevole di lode l’iniziativa degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Superiore Archimede di Rosolini che hanno promosso, nella giornata di mercoledì 27 marzo, tre significative e coinvolgenti assemblee di Istituto nei plessi di via Sipione, via Rossini e via S. Alessandra.

L’assemblea di Istituto del plesso di via Sipione ha avuto inizio con i calorosi saluti della Dirigente Scolastica, la dott.ssa M. Teresa Cirmena, che ha colto l’occasione per rinnovare i propri sinceri auguri di una serena Santa Pasqua a tutta la comunità scolastica dell’Archimede. Successivamente, la dirigente ha introdotto il tema della giornata, una problematica di scottante attualità: l’esordio d’uso sempre più precoce di sostanze stupefacenti, alcol e fumo nei giovani e la gravità delle conseguenze psico-fisiche causate dal loro abuso. A tal proposito, la Dirigente Scolastica ha sottolineato come la scuola sia il luogo privilegiato per una vasta campagna di sensibilizzazione e prevenzione delle dipendenze, perché capace di creare un ambiente educativo sicuro e protetto, in cui i giovani possano diventare cittadini informati e capaci di assumere decisioni consapevoli e responsabili.

La parola è passata poi alla relatrice dell’evento, la dott.ssa Francesca Micieli, che, grazie alla sua vasta esperienza nel settore medico, ha trattato, con un approccio aperto e schietto, il problema delle dipendenze come un fenomeno complesso, multifattoriale e in continuo mutamento.

In primo luogo, la dott.ssa Micieli ha illustrato la tendenza allarmante che ha riscontrato tra i giovani, ossia la sempre più frequente normalizzazione dell’abuso di alcol e droghe come parte integrante della loro vita, quasi come una forma di “auto-cura”, inquadrata all’interno di una più ampia ricerca del piacere, dell’eccitazione e del divertimento. Come ha spiegato la dottoressa, l’idea che bere in eccesso, fare uso di sostanze stupefacenti o fumare siano attività necessariamente legate al divertimento e alla socializzazione è molto diffusa nei social media e spesso la pressione sociale dei coetanei induce i giovani a credere che l’abuso di alcol e droghe costituisca una pratica normale e accettabile, contribuendo così a perpetuare il mito che senza di esse non ci si possa sentire accettati dagli altri o non si possa godere appieno della vita sociale.

Il lato negativo è che questa normalizzazione dell’abuso di sostanze, spesso, induce a trascurare i loro rischi immediati e a lungo termine per la salute. Come illustrato dalla dott.ssa Micieli, le droghe, per esempio, compromettono il funzionamento del sistema nervoso centrale, possono causare patologie polmonari croniche e possono determinare sbalzi di umore, alterazioni nei legami affettivi e una riduzione della capacità di concentrazione e di memorizzazione. Il fumo, invece, è associato a una serie di altrettanto gravi problemi di salute, tra cui tumori, malattie cardiovascolari e infezioni respiratorie. Queste sostanze, inoltre, non compromettono solo la salute e la sicurezza di chi le assume, ma anche di chi vi sta attorno, poiché possono danneggiare le capacità cognitive e motorie e indurre comportamenti pericolosi, come la guida in stato di ebbrezza o l’uso della violenza.

Per questo motivo, la dottoressa ha sottolineato l’importanza della prevenzione primaria, capace di aumentare l’informazione, la percezione del rischio e la conoscenza del fenomeno, ma anche di mostrare come il divertimento può essere sano, gratificante e sicuro senza l’uso di sostanze che compromettono il proprio benessere e futuro. L’attività fisica, il coinvolgimento in attività di gruppo e lo sviluppo di passioni e interessi personali costituiscono, infatti, dei modi efficaci per contrastare la “cultura dello sballo” attraverso opportunità uniche di socializzazione e crescita personale.

All’Istituto Alberghiero, invece, è intervenuto il prof. Giovanni Gerratana, che ha esaltato il valore della musica non come una mera combinazione di suoni e di note, ma come un autentico linguaggio universale, che trascende il tempo e lo spazio, giungendo direttamente al cuore di chiunque l’ascolti. La musica, infatti, è capace di veicolare idee e messaggi che hanno il potere di unificare persone di tutto il mondo, indipendentemente dalla loro lingua o dalla loro provenienza. Non esiste Stato, per esempio, che non abbia un proprio inno nazionale che lo rappresenta e ne riporta la storia, incarnando lo spirito vitale di un intero popolo.

Ma la musica non è solo un simbolo di patriottismo o tradizione; è molto di più. È un’arte che supera i confini del linguaggio parlato, poiché può comunicare sentimenti che altrimenti sarebbero inesprimibili con le sole parole. La musica, dunque, è libertà, è storia, è religione, è ricordo e insegnamento. È un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche e che continua a risuonare nei secoli, ispirando generazioni di persone in tutto il mondo.

L’assemblea di Istituto che si è svolta nel plesso di via S. Alessandra ha avuto, invece, come primo relatore il prof. Salvatore Grillo, docente orientatore di Istituto, con un coinvolgente focus su “L’orientamento fra linee guida ministeriali e opportunità del territorio”.

Attraverso la presentazione dati statistici, tabelle e grafici, il prof. Grillo ha fornito una dettagliata panoramica sulle attuali opportunità professionali ed educative, nonché sui mestieri e i settori in crescita oggi, sottolineando l’importanza di tenere in considerazione le richieste del mercato del lavoro nella scelta del percorso formativo. Dallo sviluppo delle tecnologie all’importanza crescente del settore sanitario, passando per le nuove frontiere della sostenibilità ambientale, gli studenti hanno potuto cogliere le sfide e le opportunità che il mondo del lavoro presenta.

Successivamente, la prof.ssa Cinzia Spadola e il prof. Bruno Lo Monaco hanno presentato una valida alternativa all’università che forma figure professionali specializzate: gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma, regolamentate dal Miur, che consentono di ottenere il “Diploma Statale di Tecnico Superiore” con specializzazioni in ambiti legati all’industria 4.0. Queste scuole non solo prevedono corsi in tecnologie dell’informazione, efficienza energetica, mobilità sostenibile, turismo, design ecc., ma garantiscono soprattutto una stretta collaborazione conle imprese e le associazioni di settore, assicurando agli studenti e alle studentesse l’apprendimento di conoscenze specifiche e immediatamente spendibili sul campo.

Vittoria Gugliotta