Olocausto-OLOKAUSTOS. Il tempo della memoria.

Lo scorso mercoledì 31 si sono svolte, nei tre diversi plessi dell’“Archimede”, le assemblee di istituto relative al mese di gennaio. Vista l’appena trascorsa ricorrenza della “Giornata della memoria”, il 27 gennaio, la tematica scelta, unica per i tre plessi, è stata “Olocausto-OLOKAUSTOS Il tempo della memoria”.

Presso la sede dell’Alberghiero hanno relazionato sull’argomento le docenti Giovanna Calvo e Romina Miano, con la collaborazione delle studentesse Graziella Maucieri e Asya Angelini.

Gli alunni della sede dell’ITIS, invece, hanno assistito ad una rappresentazione teatrale dell’A.N.P.I. di Avola, condotta egregiamente mediante la fusione di tre arti: musica, recitazione fisica e spoken word, che sono riuscite a catturare l’attenzione del pubblico e a rendere palpabile, in tutta la sua assurdità, l’atroce sofferenza e la disumanità scaturita dall’Olocausto; cosa, questa, per nulla scontata, considerato che il genocidio in sé è un atto talmente surreale che risulta veramente difficile raccontarlo a parole: il teatro, così, si è confermato una formula vincente per comunicare emozioni che vanno oltre l’umana comprensione, coinvolgendo i presenti e inducendoli a riflettere su quello che è accaduto e che non deve più accadere.

Presso la sede di Via Sipione, poi, Adriana Canclini, Vicepresidente provinciale dell’A.N.P.I, e il Prof. Giuseppe Curcio, membro del comitato, attraverso la visione e il commento di un breve video sul medesimo tema, hanno indotto i ragazzi a riflettere sull’importanza del concetto di libertà. Quell’insensata brutalità che ha tolto non solo la libertà ma anche la vita a milioni di persone, ebrei e non solo, nei campi di concentramento ha calpestato i diritti umani più basilari, che noi oggi abbiamo il dovere di difendere, abbattendo, come direbbe Liliana Segre, il muro dell’ “Indifferenza”, parola che lei stessa ha voluto fosse scritta su una parete del Memoriale della Shoah a Milano.

Altro nostro dovere è conoscere e rispettare la nostra Costituzione, simbolicamente e orgogliosamente sventolata in formato gigante dai due relatori, senza dimenticare che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, nonché antifascista.

E, come diceva Primo Levi, “ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà”. In definitiva, la nostra istituzione scolastica, tramite manifestazioni come queste, vuole dotare i propri studenti degli strumenti che permettano loro di crescere capaci di esprimere ed attuare la propria volontà, senza che nessuno neghi loro la possibilità di farlo.

Prof. Sebastiano Raimondo